mercoledì 8 giugno 2016

Aspettando domani

Manca un giorno all'inizio delle vacanze estive, ma non è questo che mi tiene con il fiato sospeso.

Sono stata a casa di Ele sabato scorso, e nonostante mi ritrovi a pensarci spesso, il ricordo inizia a svanire.
Non riesco a capire cosa fare, se considerarlo un incidente, o qualcosa di più.

Lei in classe mi tratta come sempre, però ha uno strano sguardo di intesa... forse l'ha sempre avuto e io non me ne sono mai accorta?

Questi miei pensieri mi hanno tenuto compagnia per tutti questi giorni.

O almeno, sono rimasti con me fino al pranzo di oggi, quando io ed Ele abbiamo fatto un pezzo di strada assieme per tornare a casa:

Ele: Domani ci sarai alla gavettonata qui vicino?
Io: Certo, te?
Ele: Si, ovvio, spero che il tempo non faccia scherzi come gli ultimi giorni... hai da fare dopo?
Io: Dopo la gavettonata?No...almeno fino alle sei che ho allenamento, perché?
Ele: Io sono sola a casa e ho dell'erba... che ne dici di venire a casa mia?

Non sapevo se era un doppio senso o meno (non sono mai stata brava a capirli) l'idea era comunque un mio piccolo desiderio che si realizzava... anche se rimanevo terrorizzata di sbagliare qualcosa e fraintendere il suo invito.

Io: Ok... beh forse mi sa che salto l'allenamento domani, sai non posso andarci fatta...

Lei mi sorrise con is suoi occhi dell'est europa: stavo iniziando ad apprezzare quella sua particolarità.

Io: Va bene, appena torno a casa preparo una borsa con un cambio asciutto, e lo dico a miei (che non dovrebbero fare problemi).

Io e lei ci fermammo poco prima di dove ci dividevamo di solito: lei andava a prendere la metro, io facievo l'ultimo pezzo a piedi per casa mia.

Ele: Non penso che ti serviranno quei vestiti mentre sei con me...

Rimasi di ghiaccio.


E subito dopo mi sciolsi quando lei mi diede un piccolo e veloce bacio, sfiorandomi appena la tempia con la sua mano, e la lingua con la sua.

Andò via salutandomi con lo sguardo e sorridendo in maniera civettuosa.

Non sapevo se prima aveva usato un doppio senso, ma adesso ero sicura che domani sarei venuta a casa sua.


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