sabato 11 giugno 2016

Una insolita festa di compleanno: Parte 2 - Fuoco

Puoi trovare la prima parte qui
Puoi trovare la terza parte qui

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Casa vuota,
solo io, Ele e i nostri vestiti fradici che stanno per abbandonare i nostri corpi.

Siamo nella sua cucina: lei seduta sul tavolo e con le mie dita ormai dentro di lei, io in piedi con la sua coscia in mezzo alle mie gambe, sulla quale mi struscio mentre vedo lei baciare il mio petto ancora protetto dal regiseno.

Scelgo di liberare le mie gemelline in modo che possa farla giocare con i mie capezzoli duri per lei.
Il reggiseno non fa in tempo a scivolare per terrà che ho già inarcato la mia schiena grazie alla lingua di Elena sui miei capezzoli: appena abbasso di nuovo lo sguardo sulla mia amica vedo lei che mi guarda sorridendomi mentre succhia e mordicchia le mie tette.

Ora capisco come mai alcuni ragazzi vengano subito: è come avere a che fare con un angelo e diavolo allo stesso tempo... uno dei due riescie a fare comunque breccia nei propri desideri.

Ele mi abbraccia, e poi mi invita a toglierle la maglietta, ma non il reggiseno, quello lo toglie lei, subito.

Mi si para davanti il suo seno almeno una taglia più grande del mio e capezzoli che divergevano verso fuori: sono un po' imbarazzata.
Le sorrido e la bacio sulle labbra mentre lei ride agitando leggeremente le sue tette contro le mie. Quanto sono fortunata!

Lei mi bacia incorniciandomi la faccia con le sue mani, ma purtroppo neanche il tempo di godermi questa dolcezza che mi prende per mano e mi porta in salotto. Mi godo la sua schiena e le fossette sopra il suo sedere che oscillano mentre lei mi guida ad un divano ben riscaldato dal sole.

Si gira verso di me e sta volta la bacio io poggiando le mie mani sulle sue guancie, lei mi imita e dopo poco ci troviamo in piedi con i nostri corpi aderenti: i nostri fianchi, i nostri seni e le nostre labbra sono una cosa sola.

Faccio scendere una mano, accarezzando la sua pelle...spalle, schiena, seno, pancia e fianchi sono un territorio che voglio esplorare.
Arrivo al sedere e mi accorgo di una cosa.

"Non senti freddo con questi pantaloni bagnati addosso?"

"Un po'...ma ho brividi anche per altri motivi", lei sempre civettuola.
"Lascia che te li tolga"

Mi inginocchio per baciarle l'obellico, e per guardare il suo viso da sotto i suoi seni mentre tolgo l'ennesimo ostacolo per arrivare alla sua fighetta.
Poco dopo lei fa lo stesso, ma al posto di puntare il mio ombelico punta un po' piu' in basso. Anche se indosso ancora le mutandine non mi sento pronta.

In compenso la faccio sdraire per lungo sul divano, e mi godo le sue mani che navigano sulla schiena mentre io provo la sensazione di succhiare i capezzoli della mia amica.

Una sua mano mi sposta i capelli da davanti alla testa in modo da guardarci negli occhi: nessuna protesta da parte mia.

La sua mano scende a stuzzicare il mio di seno: nessuna protesta da parte mia.

La sua mano scende fino a dentro le mutandine, toccando il mio bianco sedere: nessuna protesta da parte mia.

La sua mano arriva cosi in fondo allo spacco dei miei glutei che tocca la mia figa depilata e bagnata per lei: io mi ritraggo.

Mi guarda sorridendo: "sbagliamo insieme?"
Mette le sue mani intorno ai propri fianchi pronta a togliersi l'ultimo dei suoi vestiti. Io faccio lo stesso.

E dopo un cenno di intesa ci togliamo la stoffa rimanente insieme.
E la prima volta che la vedo cosi nuda, e mi godo il suo corpo dai suoi capelli rossicci ai peletti bruni.
Anche lei deve aver fatto qualcosa di simile, e mi dice molto impacciata: "ah...la tieni sempre cosi liscia?"

"No, solo per le occasioni speciali come oggi".

Rassicurata, lei si avvicina di nuovo a me: eravamo di nuovo a baciarci, sedute una davanti all'altra ma cosi vicine da permettere ai miei capezzoli di sfiorare il suo seno.

In maniera incredibilmente naturale la mia mano raggiunse i suoi peli, e poco dopo arrivo alla sua entrata bagnata dai suoi umori dedicati a me.
Poco dopo lei smette di baciarmi, ed inizia a mordermi il collo e io continuo a far entrare ed uscire le mie dita dalle sue labbra piu' in basso.

Il mio piacere sta già crescendo, quando finalmente la sua mano arriva alla mia pelle liscia in mezzo alle mi coscie tese sento un forte brivido.

Adesso ognuna di noi due guida il piacere dell'altra.
Ci vuole poco e riusciamo a incastrarre i nostri corpi permettendo alle nostre mani di lavorare vicine sulla figa dell'altra, i nostri seni si toccano e i nostri visi si strusciano.

Siamo entrambe rosse in volto, entrambe muoviamo le dita al medesimo ritmo sull'altra, entrambe ci stiamo avvicinando all'orgasmo... insieme.

Sta arrivando
Sento lei sostituire il suo respiro con dei gemiti.
Io la imito inconsapevolmente.
Le nostre mani si muovono insieme, ma piu' velocemente.
Geme piu' di me, e lei sembra accorgercene e mi prende il seno sinistro, stringendomi il capezzolo fra due dita.

Io urlo senza vergogna.

Ed entrambe ci lasciamo finalmente andare ai nostri piaceri, insieme.

.
.
.

Le nostre utlime voglie si esauriscono mentre sia abbracciate.
Continuiamo a baciarci, ma con dolcezza.
Ben presto arrivano le carezze sui nostri visi. Carezze fatte con la stessa mano usata per regalare piacere, la stessa mano ancora umida degli umori.

Infine io e lei ci sdraimo una affianco all'altra godendoci il sole sulle nostre schiene, rilassandoci un po'.

Che insolita festa di compleanno.






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